- Home
- Articoli sull'isola d'Ischia
- Filippo Cianciarelli
Filippo Cianciarelli
Filippo Cianciarelli vive in campagna nel villaggio di Fiaiano fra poche case raccolte intorno alla chiesa e i campi sullo sfondo in un'atmosfera fuori dal tempo. Si esprime con olii, sculture ed incisioni e rappresenta il mondo arcadico che lo circonda con tratti rudi e decisi, colori caldi e violenti, forme vaste e rotonde. Una sua nota caratteristica è la rappresentazione binaria dei personaggi: due donne, due filosofi, una coppia di amanti. Pur essendo quasi privo di studi e perciò «candido», non è rimasto, tagliato fuori dalla cultura moderna grazie ai suoi contatti con stranieri che affollano l'isola in tutte le stagioni ed in particolare con gli artisti tedeschi da sempre presenti ad Ischia. Chiaro è l'influsso esercitato su di lui dall'espressionismo e dalla «Brücke» in particolare. Due soprattutto sono gli elementi per i quali il Cianciarelli mostra di avere particolare predilezione: la donna e il paesaggio. Raramente l'una e l'altro sono stati rappresentati con tanta efficiacia, forse dai fauvisti e dai pittori della "Brücke", la donna sentita come femmina ed il paesaggio come animato da improvvise accensioni di fuochi fatui" (Michele Longobardo).
La Rassegna di Ischia - www.larassegnadischia.it
Condividi
tweet
Il segno distintivo dell'arte di Funiciello è un vivacissimo ed espressivo splendore dei colori.
Antonio affronta la pittura, dipingendo ritratti, nella prima gioventù.
Naturalistici, per così dire, e tuttavia gravidi di allusioni, di corrispondenze profonde.
La sua pittura è spesso provocatoria, sfiora la satira. La descrizione è precisa, meticolosa, senza trascurare i particolari nel disegno.
I suoi quadri, nella essenzialità figurativa e stilistica che li fa riconoscere a prima vista.
Fra Ischia e Napoli è mossa l'ispirazione di questo pittore: certe piazze napoletane, S. Ferdinando o Piazza del Gesù.
La libertà di espressione è totale, si riprende in autoritratti grotteschi, melanconici, allegri, sornioni.
Nato a Ischia, il mare gli rivelò ben presto la sua eterna bellezza sonante.
Raffaele Di Meglio dipinge e scolpisce come uno Zarathustra fuori tempo, un Gesù in ritardo, un Messia senza udienza.
Nel variegato panorama della pittura isolana Raffaele Iacono s'inserisce come esponente della tendenza.