Chiesa di San Sebastiano

Chiesa di San Sebastiano

Il centro di Barano si apre su Piazza San Rocco, nel sito anticamente denominato “il Luogo”, dove sorgono l’omonima chiesa, edificata alla fine del secolo XVI e la parrocchiale, dedicata a San Sebastiano Martire. Quest’ultima ha un prospetto elaborato ma rigoroso, sormontato da un timpano spezzato in cui si inserisce una finestra cieca, ripetuto nel secondo timpano sul portale. Sul lato sinistro si erge un campanile con base tronco-piramidale, piuttosto sviluppato in altezza. La chiusa risulta documentata a partire dal 1604, anno in cui le autorità locali decidono di far edificare, ad opera di frà Cosmo da Verona, un convento per gli Agostiniani accanto alla preesistente chiesa. Ma già nel 1653 una bolla di Innocenzo X, che ordinava la chiusura dei conventi con comunità di numero inferiore a sei religiosi, fece chiudere il monastero. In seguito all’allontanamento dei frati, la sede parrocchiale di Barano, eretta nel 1640 con il titolo di San Sebastiano, venne trasferita dalla chiesa di San Rocco a quella di San Sebastiano.

Nella chiesa si trovano: una “Madonna del Rosario e storie della vita della Vergine” del pittore foriano Cesare Calise, opera firmata e datata 1632; una “Inconorata coi Santi Giacomo, Aniello e Lucia” firmata Luigi Zeppilli, un tardo ripetitore del Solimena, e datata 1762; una “Annunciazione” e un “Tobiolo e l’arcangelo Raffaele” di Alfonso di Spigna. Dallo spiazzale adiacente alla chiesa si può godere del bellissimo panorama della costa, che va da Punta San Pancrazio a Sant’Angelo.
Fonte – Ischia natura, cultura e storia – Edizioni Imagaenaria


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