Matteo Sarno

Matteo Sarno

Nato a Ischia, il mare gli rivelò ben presto la sua eterna bellezza sonante. Il golfo divino di Napoli gli dischiuse il suo magico scrigno di armonie. E la sinfonia universale di suoni, luci e colori gli cantò nel cuore ancora fanciullo i suoi primi stornelli tra scogli e gabbiani. Così Matteo Sarno si trovò poeta e pittore e si mise a cantare in ritmo con le onde e il cielo. E già dai primi quadri apparve vivo e profondo quel misterioso palpito del mare, di cui aveva sentito il profondo richiamo. Credo che il sangue di questo originale artista batta in ritmo con le onde. Tutto in lui è marino: parlare, vivere, lavorare, viso, gesti e voce. E nato sul mare non l'ha tradito un sol giorno. Conosce i suoi segreti in tutte le ore, quando soffia il vento di scirocco o di maestrale, sotto i cieli più tersi e nel furore delle tempeste. E lo ritrae con una fedeltà di innamorato che sa scoprire le bellezze del suo amore sempre diverse eppure eguali. E per meglio vivere con il mare, sul mare e per il mare, Matteo Sarno, dopo aver viaggiato attraverso due continenti e aver vissuto lungamente in America, ha alzato le vele di una piccola barca e per anni è andato randagio di sogni di riva in riva, di porto in porto, marinaio e pittore. Non so se, come Vincenzo Gemito, anche Matteo Sarno parli qualche volta con Nettuno, Glauco e le Sirene ma so che sente la divinità degli oceani. E mi ha confessato che spesso prima di mettersi al lavoro compie un'invocazione religiosa al mare. Questa fede intima illumina tutta la sua arte e gli conferisce una personalità quasi magnetica. Soltanto così, credo, l'artista sente di essere un ritmo misterioso della sinfonia universa" (Nino Salvaneschi).

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  1. Federico Variopinto

    Fra Ischia e Napoli è mossa l'ispirazione di questo pittore: certe piazze napoletane, S. Ferdinando o Piazza del Gesù.

  2. Raffaele Di Meglio

    Raffaele Di Meglio dipinge e scolpisce come uno Zarathustra fuori tempo, un Gesù in ritardo, un Messia senza udienza.

  3. Mariolino Capuano

    Nei primi anni '80, Mariolino Capuano riprende a disegnare con l'inchiostro di china.

  4. Vincenzo Colucci

    La pittura di Vincenzo Colucci può dirsi quasi sempre improntata con naturali attitudini a concelti di serietà.

  5. Gabriele Mattera

    Naturalistici, per così dire, e tuttavia gravidi di allusioni, di corrispondenze profonde.

  6. Aldo Pagliacci

    La sua pittura è spesso provocatoria, sfiora la satira. La descrizione è precisa, meticolosa, senza trascurare i particolari nel disegno.

  7. Antonio Macrì

    Antonio affronta la pittura, dipingendo ritratti, nella prima gioventù.

  8. Eduardo Colucci

    Eduardo Maria Colucci, nato ad Ischia nel 1900 e morto nel 1975, era un pittore discontinuo e non molto prolifico.

  9. Giovanni Di Costanzo

    La libertà di espressione è totale, si riprende in autoritratti grotteschi, melanconici, allegri, sornioni.

  10. Bolivar Patalano

    Non c'è che dire: Bolivar è un pittore di ragguardevole statura, la cui dimensione ti è rivelata appieno.