Museo Diocesano

Museo Diocesano

L'antica Cattedrale

Gli oggetti presentati al pubblico provengono, nella maggior parte dei casi, da varie chiese della diocesi, in modo particolare dall'attuale Cattedrale. L'antica Cattedrale fu bombardata durante lo scontro tra anglo-borbonici e francesi verificatosi nello specchio d'acqua antistante il castello nel giugno 1809. Le suppellettili della Cattedrale risparmiate dalle cannonate e dai ladri che, secondo le testimonianze dell'epoca, fecero razzia nell'ormai distrutto e abbandonato edificio, furono trasferite nella chiesa dell'ex convento agostiniano di Santa Maria della Scala, che il re nel 1810 aveva concesso ai canonici per adibirla a nuova Cattedrale. Anche le poche suppellettili delle altre chiese esistenti sul castello furono trasferite nella nuova Cattedrale. Parecchi pezzi oggi esposti nel Museo e conservati nel Palazzo del Seminario, come un coperchio di sarcofago paleocristiano con cinque scene evangeliche risalente alla fine del IV o agli inizi del V secolo, oggi nell'anticamera dell'Episcopio, provengono dal Castello. Inoltre il polittico, oggi smembrato, della Madonna delle Grazie e Santi con i ritratti delle committenti Costanza d'Avalos e Vittoria Colonna, attribuito a Simone da Firenze e proveniente dal monastero delle Clarisse di Santa Maria della Consolazione che sorgeva sul Castello, si trova presso la chiesa di Sant'Antonio d'Ischia, dove le monache si ritirarono nel 1810 nei locali dell'ex convento dei Conventuali soppresso l'anno precedente.

Fonte - [larassegnadischia.it]


Indirizzo: Via Seminario, 80077 Ischia Ponte

Condividi



Luoghi Correlati

  1. La Casa Museo

    La Casa Museo si trova in un luogo che sembra di altri tempi ed è situato su quella che può essere considerata la linea di confine tra il comune di Barano ed il comune di Serrara Fontana.

  2. Museo A. Rizzoli

    Il museo A. Rizzoli si trova nella residenza che fu di Angelo Rizzoli, fondatore della nota casa editrice.

  3. Museo del Mare

    Il Museo del mare è collocato nel palazzo dell'Orologio, un edificio settecentesco che era la sede del Parlamento degli Eletti Isolani.