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Terme e Benessere sull'isola d'Ischia
103 sorgenti sparse su 42 km di superficie: l'isola d'Ischia ha un patrimonio idrotermale fra i più ricchi al mondo. Nel VII sec. a.C. le sue acque erano già conosciute ed apprezzate dai greci, i quali sfruttavano le innumerevoli sorgenti che impreziosivano il territorio per ritemprare il corpo e lo spirito. Le peculiarità terapeutiche delle sorgenti di Ischia trovano spazio già negli scritti di Plinio il Vecchio e di Strabone, dove vengono riportati i benefici delle acque termali dell'isola. Tuttavia, è con il medico calabrese Julio Jasolino che per la prima volta viene effettuata l'esatta catalogazione delle acque sorgive dell'isola. Oggi le cure termali, a seguito del riordino normativo del settore avvenuto nell'ottobre 2000, vengono equiparate ad una cura farmaceutica. Per questa ragione, alla stregua di un qualsiasi farmaco, hanno indicazioni terapeutiche precise, posologie mirate e controindicazioni.
Fonte - Comtur [Island of Naples]
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Nota anticamente come Villa dei Bagni,Ischia Porto,il comune più popoloso dell'isola,vanta molti centri termali annessi a piccoli e grandi alberghi.
Le cure termali sono un valido supporto terapeutico per alcune patologie.
Marone offrì ai suoi lettori informazioni storiche sull'isola d'Ischia, unitamente ad una descrizione della situazione sociale della popolazione.
Le Acque termo-minerali di Cavascura sono conosciute fin dal periodo della colonizzazione Greca dell'isola d'Ischia.
Distesa lungo la marina, con davanti il Fungo, lo scoglio divenuto simbolo della cittadina, Lacco Ameno è famosa per le sue sorgenti di acqua.
Nota fin dall'antichità per il potere terapeutico delle sue acque termali, Barano d'Ischia è adagiata su colline che digradano verso il mare.
Le virtù terapeutiche delle acque termali dell'isola d'Ischia erano in parte già note ai Greci e ai Romani.
L'isola d'Ischia è oggi famosa soprattutto per le sue terme; da tanti punti del suo territorio sgorgano sorgenti di acqua calda.
Nitrodi è stata scoperta in epoca romana quando si credeva che in questa parte dell'isola vivessero le Ninfe Nitrodie.
Alla falda occidentale del Monte di Vico scorre e rampolla l'acqua denominata di San Montano.