Raffaele Di Meglio

Raffaele Di Meglio

Raffaele Di Meglio dipinge e scolpisce come uno Zarathustra fuori tempo, un Gesù in ritardo, un Messia senza udienza in questo secolo in cui santoni e guru operano col computer ed usando haschich e marijuana per penitenza, eroina ed L.S.D. per assoluzione finale. Di Meglio invece urla, impreca, piange solitario nel deserto, e nella sua invenzione dolente la sofferenza umana si disumanizza, diventa mostruosa e deforme accusatrice come il bisturi del chirurgo che mette a nudo il cancro letale della nostra civilizzazione. La novità del suo procedimento è soltanto apparente. Altri prima di lui hanno effettuato questa specie di "analisi del profondo" che ha lasciato testimonianze ormai capitali. Di essi Raffaele non nega la paternità anche se essa è soltanto ideale ed intellettuale. Per il segno, sia esso pittorico o scolpito, la prontezza di questo artista giovanissimo - avrà 30 anni nel 1982 - rimane personalissima. Di Ischia, senza essere ischitano nella tematica e nelle intenzioni. Di Meglio opera a vivo sulla materia - in particolare i bellissimi legni - ma con dietro un bagaglio di strutture e conoscenze che ne fanno, nel suo genere, una specie di piccolo maestro. Con una limitazione tuttavia dovuta alla sua stessa violenza. In ogni suo lavoro infatti quella che si nota è la mancanza di pietà. Scomparse - forse per sempre dal suo discorso la dolcezza e la tenerezza della sua terra natale? Il tempo ce lo dirà" (Enrico Giuffredi).

La Rassegna di Ischia - www.larassegnadischia.it

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  1. Federico De Angelis

    Federico De Angelis riusciva ad usare la tempera all'aperto, operazione difficoltosa e appena fattibile.

  2. Matteo Sarno

    Nato a Ischia, il mare gli rivelò ben presto la sua eterna bellezza sonante.

  3. Aldo Pagliacci

    La sua pittura è spesso provocatoria, sfiora la satira. La descrizione è precisa, meticolosa, senza trascurare i particolari nel disegno.

  4. Antonio Macrì

    Antonio affronta la pittura, dipingendo ritratti, nella prima gioventù.

  5. Giovanni Di Costanzo

    La libertà di espressione è totale, si riprende in autoritratti grotteschi, melanconici, allegri, sornioni.

  6. Federico Variopinto

    Fra Ischia e Napoli è mossa l'ispirazione di questo pittore: certe piazze napoletane, S. Ferdinando o Piazza del Gesù.

  7. Gabriele Mattera

    Naturalistici, per così dire, e tuttavia gravidi di allusioni, di corrispondenze profonde.

  8. Raffaele Iacono

    Nel variegato panorama della pittura isolana Raffaele Iacono s'inserisce come esponente della tendenza.

  9. Francesco De Angelis

    L'Arte è di casa quando si ha un padre che risponde al nome di Luigi De Angelis.

  10. Eduardo Colucci

    Eduardo Maria Colucci, nato ad Ischia nel 1900 e morto nel 1975, era un pittore discontinuo e non molto prolifico.