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Lucianna de Falco - "Alla donna indaffarata che la cucina l?ha dimenticata!"

Lucianna de Falco - "Alla donna indaffarata che la cucina l?ha dimenticata!"

Alessia Impagliazzo - Il Golfo

La cucina fuori dalla cucina, non come dovere, ma come gioco di seduzione, il gioco della cucina stessa. A raccontarcela è Lucianna de Falco o meglio Madame Rouge in ?ammollo? in una vasca di sapone su Donna Moderna.tv. L?idea è nata grazie alla collaborazione con Cristina Sivieri Tagliabue, giornalista e scrittrice e la casa di produzione, ?Non chiederci la parola?, specializzata in documentari, docu-reality e format artistici crossmediali per tv e newmedia. Lucianna è solo una delle autrici insieme a Federica Masin.

Ce ne parli Madame «Abbiamo raccontato il mondo attraverso gli occhi delle donne per le donne - spiega -, con autenticità, ironia e leggerezza. E? un?occasione divertente per farmi conoscere anche come attrice comica. Il 31 gennaio è stata lanciata la puntata pilota, siamo state contattate, hanno acquistato il prodotto con dieci registrazioni che andranno on demand ogni giovedì. La struttura si rifà alle pubblicità del Carosello, quelle che veicolavano prodotti attraverso sketch comici coinvolgendo attori famosissimi: qui si parla di cucina, per parlare di Madame Rouge e viceversa».

Cosa ci cucini? «Tutte ricette eseguibili e commestibili. A ognuna ho aggiunto il mio tocco personale, inventando variazioni su tema, come quando mi lascio ispirare da quello che trovo in frigo per cucinare agli amici».

Se apri il tuo frigo cosa trovi? «Adesso nulla, perché sono a Roma. Presto verrò a Ischia a farmi coccolare da mammà, con il bagno a Sorgeto o a La Gondola. Dovrei lavorare a un film, ma spero che parta alla fine di febbraio, così avrò il tempo di prendere fiato».

?Un orgasmo soffritto? l?ho fritto? reciti nella puntata simulandone uno «Ci siamo ispirate ai ?Monologhi della vagina? di Eve Ensler. L?abbiamo regalato all?esecuzione di tutti i piatti, il primo è ?soffritto?, poi ci sarà quello ?patriottico?, ma non voglio anticipare nulla...».

Qualcuno potrebbe criticare il fatto che per catalizzare l?attenzione si leghi il sesso al cibo «Il piacere del cibo è una cosa indiscutibile, la cucina appartiene ai cinque sensi, dunque l?abbinamento non ce lo siamo inventato, è assolutamente pertinente e soprattutto un?occasione per un?attrice di raccontarlo in un modo nuovo e farlo senza essere in cucina».

Ti ritroviamo bionda platino, colpo di testa? «Due anni fa sono diventata platino per gioco, per il provino della serie televisiva ?Provaci ancora prof?, così ci sono ?ricascata?. Il colore è un richiamo alle donnine anni ?30, il taglio evoca una femminilità languida e seducente come quella di Marilyn, molti si riferiscono al burlesque, ma credo che tutto sia nato con il Cafè Chantal e poi con lo sponsor YSL che ha curato il mio make up, ah è tutta un?altra cosa!».

Si è appena conclusa l?appuntamento a teatro con ?La febbre del sabato sera?: com?è andata? «Il pubblico è quello dei concerti, è come una partita di pallone, un?arena, la corrida, la potenza dell?energia. Ringraziavo il cielo per essere sul palco. ?La febbre del sabato sera? (prodotto dalla Stage Entertainment) è legata alla storia della disco music, dei Bee Gees, insieme abbiamo festeggiato i trentacinque anni dall?uscita del film. Per il medley finale ho ?ballicchiato? anche io con soddisfazione, sai, eravamo in teatro due ore e mezza prima tutti i giorni per il riscaldamento fisico e vocale. Le prove al Teatro Nazionale a Milano sono cominciate il 3 settembre, abbiamo debuttato il 18 ottobre e terminato il 27 gennaio. Ogni sera e con undici repliche, abbiamo riempito 1.200 posti dei 1.500 disponibili. 11 principal e 20 ensamble sul palco: ragazzi che ballano e cantano dai 20 ai 29 anni: bravissimi!».

E? stato il tuo primo musical? «E? un genere molto giovane qui in Italia, introdotto da ?La Compagnia della Rancia?. Sono molto soddisfatta per aver lavorato con la Stage Entertainment (nata dalla Live Entertainment Division della Edemol, che si occupa anche di format e fiction come il Grande Fratello per citarne qualcuno), l?unica realtà italiana organizzata alla maniera americana e inglese, che produce e mette in scena a casa propria, al Teatro Nazionale e poi in giro per il mondo».

La battuta che vorresti ripetere? «Con un americano storpiato in modo prepotente: ?Aggia preparat questa belli maccaroni con la pancetta smoked?. Ho ricevuto più volte applausi a scena aperta con battute che considero semplicistiche, perché non scritte. Sono onorata di essere stata scelta da un?equipe internazionale e diretta da un?attrice che è anche una registra, per me una grandissima comica, come Chiara Noschese. Abbiamo inventato tante cose, insieme, al di la dell?adattamento».

Cinema, televisione, teatro, cosa ti interessa di più a questo punto della carriera? «Mi piacerebbe che Madame Rounge avesse un seguito e per questo invito i lettori de ?Il Golfo? a visitare il canale e a lasciare il proprio commento, occasione per calcolare l?indice di gradimento e permetterci di continuare con nuove puntate».

Che fascino ha per te Milano? «A Milano mi piacerebbe viverci cinque mesi all?anno. E? una città recettiva, che ha grande rispetto per la cultura: dalle commesse ai manager è normale mettere in agenda una serata a teatro. Inoltre, se hai un?idea facilmente realizzabile è possibile, è questa ne è la prova e dico ahimè, perché noi non ne siamo ancora capaci».

Sai che a Ischia è stato inaugurato il Polifunzionale e la stagione dell?Ischia Teatro Festival, cosa ne pensi? «Sono felice che la realtà ischitana sia in movimento, ma si fa presto a dire ?vogliamo il teatro a Ischia?. Un piccolo spazio con cento posti può bastare se si educa il pubblico ad andare a teatro e gli ischitani non sono abituati, lo dico con affetto. Lavorando per gli stage all?Accademia dei Ragazzi a Forio ho riscontrato grande interesse, ma nella realtà l?interesse va approfondito».

Progetti sull?isola? «In un?isola che ha sempre ospitato il cinema, non vedo perché non potremmo continuare a farlo. Ringrazio gli amici per il sostegno e l?affetto autentico che ricevo, vorrei citarli tutti. Mi piacerebbe riproporre occasioni come ?Leggere il cinema? o ?Lucì, voci e volti dal faro? in modo residenziale con spunti diversi, per avvicinare la gente e soprattutto i giovani. In una rivisitazione ?pop?, l?estate scorsa abbiamo concentrato opere come ?Rocco e i suoi fratelli? che dura tre ore e mezza, in un?ora e un quarto lasciando il senso di un grande capolavoro del cinema. Sono sempre aperta alle collaborazioni con le istituzioni, sono pur sempre un?attrice ischitana, anche se sui giornali mi definiscono napoletana, ci tengo a sottolinearlo, ischitana!».

Chi è Lucianna de Falco Lucianna de Falco è nata a Ischia e ha studiato in Italia e all?estero sotto la guida di Mario Santella, Ernesto Calindri, Michele Monetta, Monika Pagneux e Julie Stanzak. Ha cominciato con il teatro di ricerca (tournée mondiale con l´Atelier International de l´Acteur) e prosegue con quello musicale (Novecento Napoletano, Cafè Chantant), con il teatro di tradizione (I Dieci Comandamenti di R. Viviani per la regia di M. Martone) e con la nuova drammaturgia contemporanea (Mamma di A. Ruccello, Fedra di S. Kane e Il Contagio di W. Siti). Tra gli spettacoli che ha ideato e interpretato: Luci, Voci e Volti dal Faro, la storia della prima donna guardiana del faro andato in scena nei fari italiani e Leggere il Cinema, reading di sceneggiature dei capolavori del cinema italiano. Lucianna de Falco è nota al grande pubblico grazie ai ruoli interpretati in Sei Forte Maestro(Maria, la cuoca) e Un Posto al Sole (Dolly Salvetti). Al cinema ha lavorato con S. Loren, A. Quinn, M. Ferreri, F. Ozpetek, Aldo Giovanni e Giacomo, C. Vanzina, P. Maggio e molti altri. Con La Grande Menzogna, nel ruolo di Anna Magnani, ha vinto diversi premi alla migliore interpretazione tra cui il premio internazionale Best Acting al Festival Sedici Corto.